NEW DELHI – I cobra e gli altri rettili in possesso degli incantatori di serpenti di New Delhi saranno dotati di un ”microchip” per identificarli e ridurre il rischio di contrabbando. La ”pulce elettronica” conterrà una sorta di ”carta di identità ” che permetterà alle autorità di creare una banca dati. Lo riporta il quotidiano The Indian Express.
Si tratta di un progetto pilota avviato dal governo locale di New Delhi insieme al Wwf nell’ambito di una campagna per la tutela di animali in via di estinzione. Il congegno, grande come un chicco di riso, viene inserito sotto la pelle del serpente da veterinari specializzati. Nel 2003, in seguito all’entrata in vigore di una più severa legge sulla fauna selvatica, gli incantatori di serpenti indiani sono stati privati del loro principale mezzo di sostentamento e obbligati a dichiarare i rettili in possesso.
A causa dei controlli della polizia e delle campagne dei protettori degli animali, molti di loro hanno dovuto abbandonare il mestiere tramandato da diverse generazioni. Appartenenti alla casta dei ”Sapera” e presenti di solito davanti ai principali siti turistici della capitale con i loro flauti e le ceste di vimini, sono oggi quasi totalmente scomparsi. Secondo stime, a New Delhi ci sono circa 2 mila incantatori di serpenti, ma soltanto 10 di loro hanno finora ”registrato” in totale 44 serpenti.