NEW DELHI – Una donna si è buttata in un pozzo con i suoi tre figli nello stato settentrionale dell’Uttar Pradesh per sfuggire alla miseria causata dai debiti contratti per sfamare la famiglia. Lo riferisce l’agenzia indiana Ians. I tre bambini, di età compresa tra i 5 e 10 anni, sono morti sul colpo, mentre la madre, Usha Devi, 40 anni, è in fin di vita all’ospedale.
La tragedia è avvenuta nella cittadina di Manikpur, a 250 chilometri dal capoluogo di Luchnow. ”I residenti sono intervenuti subito – ha detto l’ispettore della polizia Suresh Kumar Tiwari – riuscendo a trarre in salvo la donna, che ha battuto violentemente la testa, mentre per i suoi figli non c’è stato nulla da fare”. A spingere la donna a compiere il disperato gesto è stato molto probabilmente il bisogno di denaro per pagare i debiti.
Secondo il funzionario ”il marito, un manovale a giornata, non guadagnava abbastanza da soddisfare i bisogni minimi della famiglia”. Nonostante il boom economico, le piaghe della povertà e della conseguente alienazione sociale sono in crescita in India. Da un recente rapporto nel National Crime Records Bureau, relativo al 2009, risulta che il suicidio tra le donne è in aumento, in particolare tra le casalinghe (un quinto del totale dei suicidi) a causa di problemi finanziari o di salute.