Giovanni Cecconello, uno dei tre torinesi fermati in India con l’accusa di detenzione di materiale bellico, è stato rilasciato dalla polizia di New Delhi in quanto estraneo alla vicenda ed è partito per l’Italia.
Gli altri due colleghi di lavoro, Donato D’Angelo e Giulio Pometto devono ancora rimanere a disposizione degli investigatori per ulteriori accertamenti e adempimenti burocratici. Ma potrebbero essere liberati presto, secondo una fonte diplomatica.
I tre dipendenti della società petrolifera Petronas erano stati fermati una settimana fa in seguito al ritrovamento di 24 proiettili e due caricatori smontati nel vano dell’aria condizionata di una stanza (occupata da D’Angelo) dell’hotel Radisson di New Delhi dove avevano trascorso la notte. Nelle registrazioni dello scanner dei bagagli all’ingresso dell’albergo, gli investigatori avevano visto degli oggetti “simili” a caricatori in una borsa ritenuta essere quella di Pometto.
L’agenzia di stampa Pti sostiene da parte sua, citando fonti della polizia, che gli investigatori non sono riusciti a provare nulla contro i tre italiani. “Siccome non abbiamo stabilito nessun collegamento tra loro e il ritrovamento delle armi, non possiamo aprire alcuna istruttoria a loro carico” hanno detto gli investigatori all’agenzia. La Pti aggiunge che “la polizia di New Delhi presumibilmente prenderà domani una decisione finale sul proscioglimento dei tre italiani”.