India, treno deragliato per l’attacco dei maoisti: i morti salgono a 110

Il treno distrutto dall'attentato

E’ salito a 110 il numero dei morti per il deragliamento del treno tra Calcutta e Bombay: l’incidente, rivendicato dai ribelli maoisti, è avvenuto nell’est dell’India. Il numero delle vittime sembra destinato a salire.

I soccorritori sono ancora al lavoro per estrarre i corpi dalle carcasse dei vagoni distrutti. “Al momento sono stati recuperati 90 cadaveri – afferma l’ispettore generale della polizia del Bengala Occidentale, Surajit Kar Purakayastha – ma il bilancio è destinato a salire: due vagoni che si sono scontrati con il treno merci (che sopraggiungeva al momento dell’incidente) devono ancora essere ispezionati”. Secondo la stampa locale i feriti sono oltre 200, dei quali tre in gravi condizioni.

L’esplosione è avvenuta nello stato indiano del West Bengala, e l’attentato è stato rivendicato dai maoisti. Già in precedenza il ministero dell’Interno aveva parlato di “un atto di sabotaggio”. Anche le tv e i media on line avevano accusato senza mezzi termini la guerriglia maoista (conosciuta anche come naxalita), molto attiva in India orientale e centrale.

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Alberto Francavilla