NEW DELHI, 21 AGO – Una marea di gente e' scesa nuovamente in piazza oggi in India, a New Delhi e a Mumbai, per sostenere lo sciopero della fame giunto al 6/o giorno di Anna Hazare, l'attivista gandhiano che vuole spingere il governo ad approvare una Legge contro la corruzione veramente efficace e che non faccia sconti neppure al primo ministro o ai giudici della Corte suprema. Hazare ha scelto un parco della capitale, il Ramlila Ground, per portare avanti la sua protesta che, ha assicurato, terminera' solo quando il governo accettera' il Progetto di legge anti-corruzione messo a punto dai movimenti sociali (Jan Lokpal Bill), rinunciando a quello presentato in Parlamento dal Consiglio dei ministri.
Quando lo sciopero della fame e' giunto in vista della prima settimana, l'adesione della piazza sembra ancora intatta. Imponenti manifestazioni si sono svolte oggi in varie citta' indiane, ma soprattutto Mumbai e New Delhi hanno mostrato concretamente la forza che ''il popolo di Anna'' e' in grado di sprigionare. Nella capitale, fra l'altro, ad un tratto la situazione e' tornata a essere tesa fra i manifestanti e le forze dell'ordine quando 80 persone sono state arrestate per avere manifestato contro la corruzione troppo vicino alla residenza del premier Manmohan Singh. Quest'ultimo ha scelto un gruppo ristretto di giornalisti per far conoscere la sua posizione di disponibilita' sottolineando che ''la porta del dialogo e' aperta'' e che sulla Legge anti-corruzione ''c'e' molto spazio per dare ed avere''. La risposta di Hazare e' arrivata a stretto giro di posta stamani in un messaggio alle migliaia di persone che lo accompagnano sulla spianata di Ramlila. ''Non lasciate – ha raccomandato – che la fiamma della rivoluzione si spenga''. Per poi sostenere che ''la strada del negoziato non e' chiusa neppure per noi. Anzi, e' ancora aperta. Sono convinto che questo problema possa essere risolto soltanto con il dialgo''. Per aprire una trattativa, il 'Team Anna', il gruppo di consiglieri del 'nuovo Gandhi', ha pero' posto una condizione: la nomina di un negoziatore governativo e il ritiro della Legge sulla corruzione proposta dal governo e giudicata insufficiente. Questo concetto e' stato poi ripreso da uno dei piu' stretti collaboratori dell'attivista, Swami Agnivesh, che ha spiegato come ''solo il ritiro del progetto governativo (Lokpal Bill) puo' creare un clima positivo per la discussione''. Si tratta, ritengono gli analisti, di prove di dialogo frutto di un intenso lavoro che si sta svolgendo dietro le quinte, e che in molti sperano possa dare presto frutti. Intanto molte decine di migliaia di persone hanno sfilato oggi nella zona chic di Mumbai, sfidando la pioggia, per appoggiare la ''rivoluzione'' avviata da Hazare contro la corruzione in India. Contemporaneamente, migliaia di dimostranti si sono radunati nel pomeriggio nel simbolico India Gate della capitale per raggiungere a piedi, fra uno sventolio di bandiere e slogan del tipo 'Io sono Anna', la zona del Ramlila Ground.