La pandemia di influenza A non sembra proprio guardare in faccia a nessuno: dopo aver contagiato Oscar Arias Sanchez, presidente costaricano e premio Nobel per la Pace 1987, adesso insidia un altro leader latinoamericano, il suo pari grado ecuadoriano Rafael Correa. Lo ha annunciato il ministro della Sanità di Quito, Marcelo Aguilar, secondo cui Correa è stato posto “sotto osservazione” dai medici. Rischia infatti di aver contratto la malattia, essendo stato a lungo fianco a fianco di un collega di Aguilar, Ricardo Patino, titolare della Linea Programmatica, oltre che con il capo del proprio staff di sicurezza e con una delle guardie del corpo: tutti e tre sono affetti da contagio conclamato da virus A/H1N1.
«Chiunque sia stato in stretto contatto con i malati è sotto osservazione per l’eventualità che divenga sintomatico», ha spiegato il ministro della Sanita’, «e questo vale anche per il presidente». Correa, appena insediatosi per il suo secondo mandato quadriennale, non è comunque costretto all’isolamento, a differenza di Arias Sanchez, che comunque è in via di guarigione.
In Ecuador l’influenza A ha già mietuto diciannove morti, mentre i casi epidemici accertati ammontano ormai a oltre novecento su una popolazione di 14 milioni di persone.