
KIEV – Nome di battaglia Stan: 52 anni, piemontese, moglie e figli che non vede da tempo e una seconda vita tra le trincee del Donbass come volontario per la difesa di Kiev dall’avanzata dei filorussi.
Nella prima vita, quella in Italia, Stan militava in Avanguardia Nazionale: “Sognavo un giorno di prendere parte a una vera rivoluzione patriottica. Questa รจ la mia ultima opportunitร per farlo: come potevo lasciarmela sfuggire?”
Cosรฌ Stan oggi, nella seconda vita, รจ diventato un volontario del battaglione Azovย le cui insegne cosparse di rune sventolano da settimane alle porte di Donetsk.
In Ucraina Stan c’รจ finito per casoย durante una trasferta di lavoro, poiย ha aderito alle formazioni di Pravy Sektor, lโestrema destra ucraina.
Questa la testimonianza di Stan riportata dalla Stampa.ย Nello stesso giorno Barbara Spinelli ha scritto una lettera al quotidiano piemonteseย parlando degli “strabismi occidentali nella guerra in Ucraina”.
L’informazione occidentale, secondo Barbara Spinelli, si rifiuta di prendere atto che Kiev si avvale di milizie di estrema destra inserite nei propri apparati militari:
“L’Unione – scrive Barbara Spinelli – deve prendere atto che la strategia di Kiev si avvale di milizie dโestrema destra, inserite nei propri apparati militari. Il caso piรน lampante รจ il battaglione Azov, armata neonazista che risponde direttamente al ministero dellโInterno. Su questa devianza tacciono lโEuropa, gli Usa, la stampa mainstream”.