Vita dura per gli economisti in Iran.
Said Leylaz, un economista che negli ultimi anni ha duramente criticato la politica del presidente Mahmud Ahmadinejad, รจ stato condannato a 9 anni di reclusione e 74 frustate dopo essere stato arrestato in seguito alle proteste post-elettorali l’estate scorsa.
Intanto Mir Hossein Mussavi, considerato il capo del movimento di opposizione, ha condannato la repressione delle proteste affermando che tutto ciรฒ porta ad una “radicalizzazione” della lotta politica nel Paese.
Il messaggio di Mussavi รจ stato diffuso dopo che ieri, in seguito ad immagini trasmesse dalla televisione di persone che stracciavano una fotografia del defunto ayatollah Ruhollah Khomeini, la Guida suprema, ayatollah Ali Khamenei, ha accusato i leader della protesta di avere “violato la legge” e si sono diffuse voci sui possibili arresti dei capi dell’opposizione. La magistratura iraniana ha detto oggi di avere arrestato diverse persone accusate di essere state presenti mentre la fotografia di Khomeini veniva strappata.
Da parte riformista, comunque, molte voci hanno attaccato la televisione per la diffusione del video, affermando che si tratta di una messinscena per colpire il movimento di protesta. Il nipote ed erede diretto del fondatore della Repubblica islamica, Hassan Khomeini, ha mantenuto il silenzio sull’episodio. Per quanto riguarda la condanna di Leylaz, il suo avvocato, Mahmud Alizadeh Tabatabai, ha preannunciato che presenterร appello contro la sentenza.
Il legale, citato dall’agenzia Isna, ha precisato che un anno di reclusione รจ stato inflitto a Leylaz per gli articoli in materia economica pubblicati negli ultimi anni da diversi giornali, in cui non ha risparmiato attacchi ad Ahmadinejad. Le stesse posizioni espresse in diverse interviste rilasciate ad organi d’informazione stranieri.
Un altro anno gli รจ stato inflitto per avere partecipato ad una manifestazione pacifica contro la rielezione di Ahmadinejad, 2 anni e 74 frustate per “insulti ad autoritร ” e 5 anni per avere partecipato ad incontri con diplomatici stranieri a Teheran. Il mese scorso la magistratura aveva reso noto che, nei processi seguiti alle proteste post-elettorali, cinque persone erano state condannate a morte e 81 a pene carcerarie fino a 15 anni. Tutti potevano presentare ricorso in appello.
ยซInvece che dare risposteยป ai dubbi espressi sulla correttezza delle elezioni, ha detto Mussavi nel suo messaggio, ยซla gente รจ stata attaccata e imprigionata, e per questo l’insoddisfazione รจ ancora presente. La nazione si aspetta che sia posta fine a questo clima di polizia, perchรฉ in questa atmosfera possono nascere movimenti clandestini e il radicalismo puรฒ crescereยป. Il leader dell’opposizione conclude tuttavia con un invito ai suoi seguaci perchรฉ le proteste continuino ยซattraverso mezzi pacifici e legali per non fornire alcuna scusa agli oppositori del popoloยป per reprimere le manifestazioni.
