Iran, impiccati 11 membri del gruppo estremista sunnita Jandullah

Undici membri del gruppo estremista sunnita Jundullah (Soldati di Dio) sono stati impiccati oggi a Zahedan, nel sud-est dell’Iran. Lo riferisce l’agenzia Irna.

Ebrahim Hamidi, capo dell’apparato giudiziario della provincia del Sistan-Baluchistan, di cui Zahedan è capoluogo, ha detto all’agenzia Fars che le impiccagioni sono avvenute nella prigione della città e che gli 11 erano stati riconosciuti colpevoli di essere ‘nemici di Dio’ (Mohareb), ‘corrotti sulla Terra’ (Mofsed fel Arz) e di avere ”combattuto il sistema islamico” di governo.

Le accuse, ha aggiunto Hamidi, si riferiscono ad ”atti di terrorismo, scontri con le forze di sicurezza e uccisioni di civili innocenti” avvenute negli ultimi anni. Jundullah ha rivendicato vari attentati a moschee sciite nella provincia del Sistan-Baluchistan, abitata da una forte minoranza sunnita, con un bilancio complessivo di diverse decine di morti. L’ultimo attacco suicida è avvenuto il 15 dicembre contro una processione religiosa nella ricorrenza sciita dell’Ashura, con un bilancio di 38 morti.

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