“Incontri del terzo tipo” tra americani e iraniani nello Stretto di Hormuz. Lo strategico braccio di mare, attraverso il quale passa il 40% del traffico petrolifero mondiale, è stato ieri teatro di un incontro ravvicinato tra un’unità da guerra iraniana in esercitazione e un aereo da ricognizione americano che, avvicinatosi alla nave, ha ricevuto un avvertimento e si è dovuto allontanare.
L’episodio è stato reso noto oggi da un alto ufficiale della Repubblica islamica, il generale Ataollah Salehi. “Il velivolo americano si è avvicinato all’area delle nostre esercitazioni, ma si è allontanato dopo aver ricevuto un avvertimento dal nostro sistema anti-aereo”, ha detto Salehi, citato dall’agenzia Fars. Il confronto, che ricorda i ‘dispetti’ in alto mare fra navi degli Stati Uniti e dell’allora Unione Sovietica negli anni di maggiore tensione fra i due blocchi, non è una ‘prima’ assoluta nelle acque del Golfo e dello Stretto di Hormuz, dove la concentrazione di unità da guerra iraniane e americane rende inevitabili sporadici contatti.
Soprattutto durante manovre come quelle che la Marina di Teheran, con l’appoggio dell’aviazione e dell’esercito, sta conducendo da sei giorni, denominate Velayat 89. Un episodio analogo, ma con protagonisti invertiti, era avvenuto la settimana scorsa, quando gli iraniani avevano reso noto che un loro aereo da ricognizione, un F27, aveva sorvolato e scattato fotografie della portaerei americana Uss Eisenhower.
Sebbene queste piccole sfide coincidano con una crescente tensione sul programma nucleare iraniano, con gli Usa che insistono per l’approvazione di dure sanzioni internazionali contro Teheran, si tratta pur sempre di episodi minori rispetto ad altri registrati in passato, in particolare negli anni ’80, durante la guerra tra Iran e Iraq. I piu’ gravi erano avvenuti sul finire di quel conflitto, con le unità da guerra occidentali impegnate nel Golfo per impedire la posa di mine da parte dei due contendenti che minacciavano il traffico internazionale di greggio.
Il 18 aprile del 1988 gli americani distrussero due piattaforme petrolifere iraniane e affondarono una motovedetta e due fregate della Repubblica islamica. Il 3 luglio l’evento più tragico, quando un missile partito dall’incrociatore americano Uss Vincennes abbatté un aereo passeggeri iraniano con 290 persone a bordo, che furono tutte uccise. Un errore secondo Washington. Un attacco deliberato secondo Teheran.
