In un attacco a colpi d’arma da fuoco, un giovane cristiano è stato questa mattina ucciso e suo fratello è stato gravemente ferito in una strada della città settentrionale irachena di Mossul. I colpi d’arma da fuoco sono stati esplosi da un’auto in corsa nel quartiere Qadissiya, in una strada nei pressi dell’abitazione delle due vittime, hanno riferito fonti di polizia, aggiungendo che gli assalitori sono poi riusciti a dileguarsi.
In un simile agguato, la scorsa settimana altri due fratelli cristiani sono stati uccisi nella zona industriale della stessa città. Subito dopo l’attacco del 31 ottobre contro la cattedrale siro-cattolica di Baghdad in cui hanno perso la vita oltre 50 persone, il ramo iracheno di al Qaida aveva annunciato che ”tutti i centri, organizzazioni, istituzioni, dirigenti e fedeli cristiani sono bersagli legittimi per i mujaheddin, ovunque possano colpirli”.
Da allora, sono stati numerosi i cristiani uccisi o feriti a Baghdad e Mossul, mentre numerose famiglie cristiane hanno abbandonato le loro case per cercare rifugio all’estero o in altre zone a maggioranza cristiana, a Nord-Est di Mossul, o nelle regioni curde nel Nord del Paese. Negli anni ’90 la comunità cristiana in Iraq contava circa un milione di persone. Ora, secondo varie stime, sono meno della metà. A Baghdad, da 450 mila sono scesi a 150 mila.