Un memorandum per essere giornalisti con la schiena dritta, delle indicazioni scritte dal direttore dell’agenzia americana Associated Press ai suoi inviati di guerra in Iraq: ”I combattimenti in Iraq non sono finiti. Evitiamo di scrivere in modo acritico che e’ vero il contrario, anche se a sostenerlo sono alti ufficiali. La situazione sul campo iracheno oggi non e’ diversa da diversi mesi a questa parte”.
Il testo interno è stato pubblicato dall’Huffington Post proprio mentre giunge la notizia della morte di due soldati statunitensi, i primi ad essere da quando le truppe combattimenti hanno lasciato il Paese mediorientale il primo settembre.
”Stessa storia – prosegue questa circolare interna pubblicata – per quanto riguarda il coinvolgimento americano. Manca ancora molto per poter dire che gli Stati Uniti sono fuori da questo conflitto. 50 mila soldati americani sono ancora nel Paese. Le nostre corrispondenze sul campo confermano che alcuni di loro, soprattutto i 4.500 uomini delle forze speciali, continuano ad essere coinvolti in operazioni militari. Si tratta di reparti che stanno accompagnando i soldati iracheni in battaglia contro gruppi di miliziani, dove potrebbero sparare ed essere bersaglio di fuoco nemico. Infine – conclude la nota della Ap – nonostante i portavoce dell’amministrazione dicano che siamo nella fase finale della presenza americana in Iraq e che tutte le truppe si ritireranno alla fine del 2011, non c’è alcuna certezza che tutto ciò accada veramente”.
