IRAQ, BAGHDAD – Ventidue persone condannate a morte per atti di terrorismo e omicidi sono state impiccate in Iraq nel solo mese di aprile, secondo quanto reso noto dal ministro della Giustizia, Haidar Al Zamily.
“In coincidenza con l’inizio delle operazioni per la liberazione di Falluja – ha detto in un comunicato Al Zamily – voglio assicurare al popolo iracheno, alle forze armate e ai miliziani della mobilitazione popolare che continueremo ad applicare le giuste punizioni dei terroristi e di coloro le cui mani sono macchiate del sangue degli iracheni innocenti”.
Nel gennaio scorso l’ufficio del presidente Fuad Massum aveva detto che erano 500 le condanne a morte in attesa di ratifica del capo dello Stato, delle quali 160 per atti di terrorismo. L’Alta commissione per i diritti umani irachena ha detto alla fine del 2015 che erano stati 236 i detenuti impiccati nel Paese negli ultimi due anni.