E’ salito a 42 morti e molte decine di feriti il bilancio dell’attentato suicida nella città irachena di Tikrit. Un attacco suicida contro la polizia.
Secondo quanto riferisce la tv araba Al-Jazeera, l’attentatore suicida ha colpito un centro per volontari che intendono entrare nell’Esercito. L’attacco è stato eseguito alle 10:30 ora locale (le 8:30 in Italia) nella sede del comando della polizia di Tikrit, città natale del defunto ex presidente Saddam Hussein, a circa 160 chilometri a nord di Baghdad. Non ci sono ancora rivendicazioni, ma fonti della sicurezza tendono ad attribuire la responsabilità dell’attentato al ramo iracheno di Al Qaeda.
“Chi altro potrebbe essere se non Al Qaeda, che continua a massacrarci – ha detto Ahmed Abdul-Jabbar, vice governatore della provincia di Salahuddin -. Sono i terroristi”. Secondo l’inviato di Al-Jazeera, un uomo con indosso una cintura esplosiva è entrato in un centro di reclutamento delle forze di sicurezza facendosi esplodere tra decine di giovani in attesa di essere iscritti nelle liste dei volontari per l’ingresso nelle forze di sicurezza.
A quanto pare, in quel momento, c’erano almeno 300 persone in fila. L’ospedale principale della città è pieno e le ambulanze sono in continuo movimento per trasportare le vittime. È stato lanciato anche un appello ai cittadini affinché donino il sangue. È la prima volta che a Tikrit si registra un attentato kamikaze di questa portata contro un centro di reclutamento delle forze di sicurezza e si tratta dell’attentato più grave dal 31 ottobre, quando un commando di Al Qaeda fece irruzione in una chiesa siro-ortodossa a Baghdad provocando la morte di
