BAGHDAD – Sette persone sono state uccise a Baghdad e nella citta' settentrionale di Mossul, in alcuni attentati. Lo ha detto la polizia, riferendo di una giornata costellata di violenze, che arriva dopo un mese di giugno da record, con ben 271 morti.
A Mossul, 350 km a nord della capitale, due poliziotti e un civile sono rimasti uccisi sotto i proiettili di ignoti, che hanno aperto il fuoco contro un posto di controllo nell'ovest. Inoltre, una bomba ha ucciso un uomo e una donna nel centro della citta'.
Nella capitale, nel quartiere occidentale di Amriya, due persone sono state uccise e un'altra e' stata ferita da una bomba. Una fonte medica ha poi riferito che altre cinque persone sono state ferite da un ordigno esplosivo nel quartiere di Camp Rachid, nel sud di Baghdad. Infine a Mahmoudiya, 30 km a sud della capitale, altri due civili sono stati feriti da una bomba.
La recrudescenza della violenza e' dimostrata dai dati del mese di giugno, il piu' colpito dagli attentati dell'inizio dell'anno: ben 271 iracheni sono infatti rimasti uccisi, fra cui 155 civili, 77 agenti di polizia e 39 militari. Questo drammatico bilancio e' stato divulgato dai ministeri della Salute, della Difesa e dell'Interno. Il mese scorso si e' dunque assistito a un aumento del 34% dei decessi, rispetto al rapporto di maggio; per un bilancio cosi' allarmante si deve tornare al settembre 2010, quando negli attentati morirono 273 iracheni.
