ROMA – Al Anbar è una provincia irachena che, sulla cartina geografica, è precisamente tra la Siria e Baghdad. E’ qui che i miliziani dell’Isis stanno avanzando. Non solo: senza un’azione urgente potrebbe cadere in mano dei miliziani entro 10 giorni. A quel punto la capitale irachena non sarebbe più al sicuro.
La notizia arriva da fonti irachene ed è stata pubblicata dal Times proprio mentre l’attenzione internazionale è rivolta sulla battaglia di Kobane, la città siriana al confine con la Turchia, dove i curdi sono impegnati in una strenua resistenza.
I jihadisti hanno ricevuto rifornimenti e la situazione ad al Anbar resta tesa e “fragile”. Le forze irachene hanno bisogno urgente di addestramento. “Non c’è paragone con le capacità delle forze curde nel nord della Siria, ha detto un’altra fonte. La caduta della provincia di al Anbar darebbe il controllo all’Isis di una vasta striscia di territorio tra Siria e Iraq che consentirebbe ai jihadisti di stabilire linee di rifornimento e di lanciare attacchi contro Baghdad.
Potrebbe essere questione di una decina di giorni la caduta di questa provincia occidentale irachena. Fonti della difesa americana alla Afp hanno definito “fragile la posizione dell’esercito iracheno nella regione dove decine di raid condotti dagli Usa e dai loro alleati sono riusciti a impedire all’Isis la conquista della diga di Haditha. Ma, scrive la Bbc online, i jihadisti continuano ad avanzare.