TEL AVIV – Una delle piu' popolari cantanti israeliane, Margalit Tzanani, e' stata oggi formalmente accusata di estorsione e di complotto con l'intento di commettere un crimine davanti a un magistrato del tribunale di Tel Aviv. Assieme a lei e per gli stessi reati e' stato incriminato anche un esponente della malavita, Michael Hazan.
Secondo la polizia Tzanani e Hazan hanno agito di comune accordo per estorcere dall'agente della cantante, Asaf Atadgi, una somma di denaro che la Tzanani rivendicava. La cantante, che nega le accuse, e' sospettata di aver pure avuto stretti rapporti con capi della malavita organizzata e di essersi avvalsa del loro aiuto.
La polizia si e' opposta alla scarcerazione della Tzanani affermando che ''si e' comportata come l'ultimo dei criminali''. Il tribunale ne ha prolungato la detenzione per altri quattro giorni. La difesa chiede per lei gli arresti domiciliari.
Tzanani, 58 anni, di origini yemenite, e' molto popolare in Israele per le sue canzoni di musica orientale israeliana che risentono anche dell'influenza di musiche occidentali e arabe.
