L’interrogatorio risale al 1996, ma la rivista britannica News of the Word ne ha pubblicato le immagini solo adesso. Si intravede un uomo sconvolto e imbarazzato, lontano dal genio del pop che saliva spavaldo sul palcoscenico.
L’avvocato chiede a Micheal Jackson se ha mai usato violenza su un ragazzino. Si mette le mani sul viso, poi scuote la testa scioccato. La star di Thriller insiste: non è gay e si appella a Gesù Cristo perché lo difenda dalle accuse infamanti di pedofilia.