L’inventore dei fucili falcia uomini compie 90 anni e è grande festa in Russia per Mikhail Kalashnikov. «Sono un uomo felice», ha spiegato ai giornalisti prima di ricevere il più importante premio russo dalle mani del presidente Dmitri Medevdev, che ha parlato di lui come di un «eroe».
Alcuni anni fa, Kalashnikov dichiarò di essersi pentito per aver inventato l’AK 47, utilizzato dai terroristi di tutto il mondo: «Avrei preferito inventare un tagliaerba», disse mentre era in visita in Germania. «Il suo nome, come quello del primo astronauta, Yury Gagarin, è diventato un simbolo della Russia nel Ventesimo secolo», ha affermato in collegamento dallo spazio l’astronauta russo, Maxim Surayev.
Kalashnikov disegnò il fucile nel 1947, dopo essere rimasto ferito durante la seconda guerra mondiale. Il suo obiettivo era di fornire all’esercito russo un’arma leggera e affidabile.
Sono oltre 100 milioni i Kalashnikov venduti in tutto il mondo, utilizzati soprattutto da guerriglieri in Paesi quali la Somalia, l’Iraq o l’Afghanistan. Ma Mr. Kalashnikov, un veterano della seconda guerra mondiale, non ha tratto un grande profitto dal successo planetario del suo fucile e vive in un’abitazione modesta a Izhevsk, una città industriale 1.300 chilometri a est di Mosca.
Il motivo, secondo l’azienda ‘Izhmash’ che produce i fucili Kalashnikov, è la grande contraffazione: simil-Ak47 vengono prodotti in Bulgaria, Cina, Polonia e Stati Uniti, con una perdita per l’azienda russa di 261 milioni di euro ogni anno.
