CITTA’ DEL VATICANO – Non un solo miracolo, ma piĆ¹ d’uno. Uno conosciuto e reso noto, sull’altro invece il Vaticano ha preferito mantenere il massimo riserbo. Sul secondo miracolo perĆ² siĀ parla comunque di qualcosa che “stupirĆ il mondo”, un evento davvero prodigioso che sarebbe stato compiuto proprio la sera della beatificazione.Ā Fatto sta che iĀ miracoli di Karol WojtylaĀ sono stati approvati daiĀ teologiĀ delĀ Vaticano. Questo vuol dire che ora potrebbe il processo diĀ canonizzazioneĀ che porterĆ alla “santitĆ ” diĀ Papa Giovanni Paolo II sarĆ accelerato.
Il primo miracolo fu quello necessario per la beatificazione, la guarigione dal morbo di Parkinson della suora francese Marie Simon Pierre Normand. La notizia del primo miracolo uscƬ abbondantemente prima di quanto il Vaticano avesse auspicato. Di qui il riserbo odierno, imposto dal cardinale Angelo Amato, prefetto delle Cause dei Santi.
Sul secondo miracolo massimo riserbo ma secondo quanto riportao da Giornale, che cita fonti vaticane, sarebbe la guarigione inspiegabile di una donna del Costa Rica, colpita da una grave lesione cerebrale. Scrive Il Giornale:
Un prodigio i cui dettagli non sono mai stati svelati dal Vaticano a parte vaghi accenni, ma che, secondo indiscrezioni che arrivano d’Oltretevere, riguarderebbe una cittadina dell’America Centrale che si sarebbe rivolta in preghiera al papa polacco per la propria guarigione. Ma non ĆØ tutto: c’ĆØ chi ha definito questo prodigio di Giovanni Paolo II addirittura un Ā«doppio miracoloĀ», perchĆ© l’intervento del Papa Beato non avrebbe riguardato soltanto la donna del Costa Rica (paese visitato dal Pontefice esattamente 30 anni fa) ma anche la sua famiglia; dai primi giorni della malattia, i parenti della donna, Ā«avevano perso la fede, ma l’hanno ritrovata grazie alla mano miracolosa di Karol WojtylaĀ» fanno sapere dal Vaticano. Una storia di fede e di speranza quindi, che, dopo tante sofferenze, avrebbe iniziato a regalare a questa famiglia i primi sorrisi nel 2011: il miracolo del Papa polacco sulla donna sarebbe, infatti, avvenuto il primo maggio di quell’anno, proprio la stessa sera della beatificazione.
Il postulatore della causa di canonizzazione ĆØ il monsignore polacco Slawomir Oder. Ć lui a raccogliere a Roma le continue segnalazioni di miracoli. CāĆØ chi scrive di aver chiesto il miracolo di un figlio a Wojtyla e di essere stato esaudito grazie alla sua intercessione. Altri di essere stati guariti da malattie incurabili.
Fra queste cāĆØ la testimonianza di Ilaria Savoini: “Nel giugno del 2011 – scrive – ĆØ stato diagnosticato a mia mamma di 73 anni un tumore al polmone a piccole cellule, che fu trattato con radio e chemioterapia. Poco dopo lāinizio delle cure, mamma ci disse un pomeriggio āho visto il Papaā. Mia sorella le chiese se lāavesse sognato. Lei disse di no, lāaveva visto qualche istante sorridente accanto a lei, con il volto giĆ sofferente. Dopo cinque mesi dallāinizio delle cure, nel novembre 2011, era in completa remissione, il tumore era scomparso del tuttoā¦ Lāoncologo ha detto che ĆØ un caso rarissimo per la durata e che lui non ne ha mai incontrati di simili. Egli esercita dal 1977”.
I tempi della santitĆ .Ā All’approvazione dei cardinali e dei vescovi deve seguire la firma definitiva del Papa sul decreto. Si fa cosƬ sempre piĆ¹ concreta lāipotesi che papa Wojtyla venga proclamato santoĀ domenica 20 ottobre, a cavallo fra il 35/esimo anniversario dellāelezione al pontificato (16 ottobre) e del solenne avvio del ministero petrino (22 ottobre), data questāultima giĆ fissata come festa liturgica del beato Giovanni Paolo II.