
Kaspersky, l'antivirus russo è una minaccia? L'azienda si difende: "Non abbiamo legami col Governo" (foto Ansa)
“Kaspersky è un’azienda privata di cybersecurity globale e, come azienda privata, non ha alcun legame con il governo russo o con qualsiasi altro governo”. Lo scrive la società in una nota ufficiale dopo le polemiche di queste ore. Kaspersky è un antivirus russo molto popolare e in queste ore vari enti hanno detto che sarebbe meglio disinstallarlo o sostituirlo per essere sicuri di non venir spiati o utilizzati direttamente o indirettamente dalla Russia.
Aggiornamento ore 17:03.
Kaspersky e i possibili legami con il Cremlino, la nota della società
“L’Agenzia Nazionale per la sicurezza nazionale ha dichiarato che sarebbe ‘opportuno considerare le implicazioni di sicurezza derivanti dall’utilizzo di tecnologie informatiche fornite da aziende legate alla Federazione Russa’. Crediamo che queste affermazioni non siano basate su una valutazione tecnica dei prodotti Kaspersky ma su decisioni governative”.
“Continueremo a garantire ai nostri partner e clienti la qualità e l’integrità dei nostri prodotti e lavoreremo con le istituzioni per chiarire i dubbi e le preoccupazioni che sono stati sollevati in questi giorni – conclude la società nella nota -. In Kaspersky, crediamo che la trasparenza e l’implementazione di misure concrete per dimostrare ai clienti e alle istituzioni l’impegno per l’integrità e l’affidabilità sia fondamentale”.
Le preoccupazioni dell’Ente federale tedesco per la Sicurezza
Il Bsi, l’Ente federale tedesco per la Sicurezza nella informazione tecnica, consiglia “di sostituire l’antivirus Kaspersky con prodotti alternativi”. “L’azione delle forze armate e di intelligence in Russia e le minacce lanciate contro Ue, Nato e Germania nell’attuale conflitto armato – spiega – sono associate ad un rischio considerevole di successo di un attacco informatico. Un produttore IT russo può condurre operazioni offensive, essere costretto ad attaccare sistemi contro la sua volontà o essere spiato a sua insaputa come vittima di un’operazione informatica o essere utilizzato come strumento per attacchi ai propri clienti”.
“Tutti gli utenti di software antivirus possono essere interessati da tali operazioni – scrive il Bsi in una nota ufficiale rilanciata su Twitter – Particolarmente a rischio sono le imprese e le autorità con particolari interessi di sicurezza e gli operatori di infrastrutture critiche. Le aziende e le altre organizzazioni dovrebbero pianificare e implementare con attenzione la sostituzione di parti essenziali della loro infrastruttura di sicurezza IT. Se i prodotti di sicurezza e in particolare il software di protezione antivirus dovessero essere spenti senza preparazione, si potrebbe essere vulnerabili agli attacchi di Internet. Il passaggio ad altri prodotti è associato a perdite temporanee di comfort, funzionalità e sicurezza. Bsi raccomanda di effettuare una valutazione e un’analisi individuali della situazione attuale e, se necessario, di consultare i fornitori di servizi di sicurezza informatica certificati dal Bsi”.