La Russia ha deciso di non dare al Kirghizistan assistenza militare, come chiesto dalla presidente a interim kirghiza, Roza Otunbayeva, ma solo aiuti umanitari, in quanto Mosca ritiene che le violenze interetniche in corso in quel Paese siano un fatto interno. Lo ha dichiarato una portavoce del Cremlino, citata dalle agenzie russe.
“Si tratta di un conflitto interno e per ora la Russia non vede le condizioni per prendere parte alla sua risoluzione”, ha dichiarato Natalya Timakova, portavoce del presidente russo, Dmitri Medvedev. Il quale, ha aggiunto la Timakova, ha disposto che la crisi kirghiza sia discussa nell’ambito dell’organismo di sicurezza delle ex repubbliche sovietiche, l’Organizzazione per il Trattato della Sicurezza Collettiva (Csto), per decidere passi comuni. La portavoce del Cremlino ha aggiunto che qualunque decisione in merito all’invio di eventuali missioni di peacekeeping dovrà avvenire nell’ambito dei regolamenti dell’ Onu.
