Kirghizistan, ancora scontri nel Sud del Paese: le vittime sono 124

Il bilancio delle vittime per gli scontri degli ultimi giorni nel Sud del Kirghizistan è salito a 124 morti: lo annuncia il ministero della sanità kirghizo, citato dall’agenzia Interfax. I feriti, sempre secondo il ministero, sono 1.685, di cui 820 ricoverati negli ospedali.

Nella regione di Osh si contano 94 morti e 1.291 feriti, gli altri sarebbero nella zona della vicina città di Jalalabad, hanno detto ancora i funzionari del ministero. Mentre, stando a quanto riferito da un leader della comunità uzbeka locale all’agenzia Interfax, a Jalalabad sarebbero stati uccisi almeno 700 uzbeki.

Il 13 giugno la Russia aveva inviato un battaglione di paramilitari in Kirghizistan per proteggere le proprie installazioni nel Paese devastato da sanguinosi scontri interetnici tra kirghizi e uzbeki. L’agenzia Interfax ha dato la notizia citando una fonte dei servizi di sicurezza russi: “La missione dei nostri rinforzi, che sono già atterrati, è di rafforzare la difesa delle installazioni militari russe e di garantire la sicurezza dei soldati russi e delle persone che lavorano con loro, oltre che dei loro familiari”.

Le autorità kirghize avevano chiesto l’intervento delle truppe russe per sedare la situazione divenuta, secondo l’ammissione del governo locale, “ingestibile”.

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Alberto Francavilla