Adesso numerosi rifugiati e sfollati stanno facendo ritorno a casa nei pressi di Osh e Jalalabad. Secondo le autorita’ del Kyrgyzstan – riferisce l’Unhcr in una nota – 70mila rifugiati sono tornati in patria ed anche gli sfollati interni stanno rientrando nei luoghi d’origine. L’Unhcr ha pero’ espresso ”apprensione per la natura volontaria del rientro di alcuni di loro.
Secondo l’Unhcr, dove al gente torna dovrebbe essere in grado di farlo in modo informato, in modo volontario ed in condizioni di sicurezza e sostenibilita”’. Inoltre molte persone troveranno le loro case distrutte o gravemente danneggiate e potrebbero essere costretti ad andarsene nuovamente. ”La situazione resta tesa e i bisogni umanitari delle persone restano”, ha detto la portavoce dell’Ufficio dell’Onu per gli affari umanitari (Ocha) Elysabeth Byrs.