Un reportage per scoprire come è diventata la cortina di ferro, simbolo della guerra fredda.Il Riformista a firma di Tonia Mastrobuoi ritorna indietro nel tempo e scopre dopo vent’anni la svolta green delle ex due Germanie.
“Per trent’anni la Cortina di ferro, l’inavvicinabile “striscia della morte” che divideva in due la Germania era presidiata da un milione e trecentomila mine, da filo spinato, muri, torrette, cavalli di frisia e dai Vopos, i famigerati soldati della Ddr istruiti a sparare a vista.
Lontano dagli sguardi e dagli uomini, in questa striscia incontaminata che è stata sino all’89 il simbolo sommo della Guerra fredda, hanno prosperato specie animali e vegetali rare. Quando vent’anni fa le due Germanie erano sulla via della riunificazione nacque il primo progetto ecologico comune: trasformare l’ex Muro in “Cortina verde”.”