NEW YORK, 9 SET – ''Da allora ho avuto paura di volare''. Un esempio tra migliaia, ma che tocca da vicino. Mia figlia C., che aveva 10 anni quando sono crollate le torri gemelle, oggi ne ha 20 oggi e ha trascorso meta' della sua vita all'ombra di quell'assenza. C. era a scuola quella mattina.
''Era appena cominciata l'ora di scienze quando ci hanno fatto scendere nell'Assembly Hall, due piani sotto terra'': 500 ragazze dall'asilo al liceo, a cui la preside, Priscilla Wynn Barlow, aveva annunciato con voce piana di un attentato contro il World Trade Center. ''Molte piangevano, poi alla spicciolata genitori e baby sitter sono venuti a prenderci. Tu avevi chiesto che andassi a stare da un'amica che abitava vicino a scuola. Giocavamo nel seminterrato quando qualcuno ha detto che forse c'era stato un attentato contro l'Onu. Pensai: mia mamma lavora li' accanto''.
C. ricorda il fiume di gente che lasciava Manhattan a piedi quel pomeriggio dal cielo blu. Ricorda che quella notte la presi con me nel letto. La sera dopo, quando giro' il vento e l'acre odore del fumo di Ground Zero arrivo' a nord, scendemmo in strada. Si susseguivano falsi allarmi e evacuazioni: anche l'Empire State Building venne svuotato quella notte. Tra le sue amiche di allora nessuna subi' perdite in famiglia ma l'anno dopo una nuova compagna arrivo' in classe a cui era morta la mamma al 104/mo piano della Torre Nord: assente giustificata quell'11 settembre e tutti gli 11 settembre successivi.
Dieci anni sono lunghi per tutti, forse ancora piu' lunghi e impegnativi per chi, come per C. e i suoi coetanei, quei dieci anni rappresentano meta' della vita. Sono circa 3.000 i bambini sotto 18 anni che hanno perso un genitore nelle stragi. Cento di loro sono nati dopo la morte del padre.
I primi sono venuti alla luce pochi giorni dopo il disastro, gli ultimi 9 mesi dopo, da mamme che non sapevano nemmeno di essere incinte quando gli aerei di al Qaida speronarono le Torri. Alcune donne subirono aborti spontanei, una ebbe le doglie ai funerali del marito. Questi bambini di nove anni sono la legacy degli uomini che quel giorno persero la vita, spesso per un capriccio del caso.
''Da un lato William e' normale: ama Harry Potter e mangia la pizza. Dall'altro capisce che suo padre e' morto al World Trade Center'', ha detto Elizabeth Turner, incinta al settimo mese quando il marito Simon, un editore finanziario britannico arrivato da Londra a New York il 10 settembre e' rimasto ucciso in una colazione di lavoro a Windows on the World, il ristorante in vetta alle Torri Gemelle. Con lui, che serviva ai tavoli, e' morto Mohammad Chowdhuri, americano-bengalese: il cameriere, uno dei 32 musulmani uccisi da al Qaida a New York, ha lasciato la moglie Fatima incinta di nove mesi: Faraq, il primo figlio postumo dell'11/9, e' nato due giorni dopo.