Per anni, Charles Wesley Mumbere ha lavorato per molti anni come assistente infermiere nel Maryland e Pennsylvania, occupandosi di anziani e malati. Nessuno sapeva o sospettava che Charles aveva in realtà ereditato alla tenera età di 13 anni un titolo regale proveniente dall’Africa, la sua terra d’origine.
Lunedì 19 ottobre, dopo anni di sconvolgimenti politici e disastri finanziari, Mumbere, 56 anni, è stato finalmente incoronato re del suo popolo al suono dei tamburi con migliaia di persone che indossavano magliette con su stampata la sua faccia.
Durante una manifestazione pubblica, il presidente ugandese Yoweri Museveni ha infatti ufficialmente riconosciuto la Monarchia degli Rwenzururu che ha 30o mila sudditi. Museveni ha voluto ripristinare i regni presenti tradizionalmente nel Paese africano banditi dal suo predecessore nel 1967: tuttavia, il re ha spiegato che gli altri sovrani si limiteranno solo a svolgere funzioni culturali tenendosi fuori dalla politica.
«È un grande momento sapere che finalmente il governo centrale ha capito le esigenze della gente del mio popolo che ha cercato tra mille difficoltà di vedere riconosciuta la propria identità» ha spiegato Mumbere all’Associated Press. Il parlamento Rwenzururu si trova in una struttura fatta di canne: è stato nei pressi di quest’edificio che si sono svolti i riti tradizionali tra la domenica sera e il lunedì mattina che hanno incoronato Mumbere e a cui decine di persone hanno assistito dopo aver camminato anche per diversi chilometri. Le persone che hanno assistito all’evento erano vestite in abiti verdi con in capo un cappello colorato.
Il nuovo Re delle montagne dell’Uganda ha passato molte fasi nella sua vita americana durata 25 anni: è stato prima leader di una comunità di studenti poveri per poi diventare assistente di una casa di riposo. Mumbere ha ereditato il titolo da suo padre Isaya Mukirania Kibanzanga, morto mentre era alla guida di un gruppo secessionista nei monti Rwenzori. Il gruppo protestava contro l’oppressione etnica, i Bakonzo, che veniva perpetuata dai governanti di allora ai loro danni. I Bakonzo avevano chiesto di essere riconosciuti come entità distinta e avevano denominato Kibanzanga, un ex insegnante di scuola elementare, come loro re nel 1963.
Mumbere ha ricevuto un addestramento militare, ma non ha mai amato combattere: «Il nostro paese è stato indipendente (dagli inglesi) per 40 anni. In Rwenzururu però, non c’è acqua corrente, né ospedali» ha spiegato il nuovo Re. Dopo la morte del padre Kibanzanga, suo figlio Mumbere ha portato i combattenti giù dai monti ed ha deposto le armi. Poi si è trasferito negli Stati Uniti nel 1984 grazie ad una borsa di studio erogata dal governo ugandese: qui, ha frequentato una scuola di affari. Nel 1987, ha ottenuto l’asilo politico dal governo americano dato che nel frattempo la leadership dell’Uganda era cambiata: Mumbere a questo punto ha iniziato a lavorare come aiutante in una casa cura alla periferia di Washington per pagarsi le bollette e poter sopravvivere aspettando il giorno del ritorno che alla fine è arrivato.
