Randa Lamri, transessuale e pioniera del movimento per i diritti dei gay in Algeria, รจ in costante pericolo di vita. Fuggita in Libano lo scorso aprile, non sa con certezza chi l’abbia presa di mira. ยซLe minacce si basavano su due diverse argomentazioni – dice al Corriere della Sera-. La prima: che c’รจ un grosso file di immagini e documenti contro di me, per cui potrei finire in prigione. La seconda: che sono una minaccia per la morale musulmana in Algeria e che mi avrebbero tagliato la golaยป.
La casa editrice Dar Al-Saqi ha appena pubblicato la sua biografia, “Memorie del Trans Randa”, scritta insieme al giornalista libanese Hazem Saghyieh. Ma l’opera non raggiungerร le librerie della sua Algeria, dove essere gay o trans รจ illegale e si rischiano fino a tre anni di carcere. Il suo scopo รจ di far capire che i transessuali sono esseri umani come gli altri, non oggetti sessuali.
ยซA 5 anni ho capito che ero una femminaยป, racconta Randa. Lo disse alla madre, che perรฒ insisteva nel ripeterle il contrario. I compagni di classe la prendevano in giro per il suo aspetto femminile. Cambiรฒ scuola cinque o sei volte. I genitori le tagliavano i capelli corti per assicurarsi che sembrasse un maschio. La situazione per lei รจ peggiorata a partire dal 2006, quando Randa ha fondato uno dei primi gruppi di supporto per gay e trans in Algeria.
L’iniziativa, dice, ha avuto risultati positivi: ยซLa creazione di una comunitร i cui membri si aiutano a vicenda e l’apparizione dell’ambasciatore dโAlgeria davanti allโAlto commissariato dei diritti dell’uomo di Ginevra. Ora la societร รจ consapevole che i gay esistono anche in Algeria e che non si tratta di un fenomeno importato dallโEuropaยป, aggiunge.
