BENGASI – I ribelli libici hanno continuato a inviare rinforzi via mare verso Tripoli dalla loro enclave litoranea di Misurata, secondo quanto si è appreso a Bengasi. ”Diverse navi sono giunte nella nostra amata capitale da Misurata con a bordo un gran numero di combattenti e di munizioni”, si legge in un comunicato del centro stampa del Consiglio militare di Misurata.
Nella notta tra domenica e lunedì circa 200 miliziani partiti da Misurata sono riusciti a sbarcare a Tripoli per prendere parte ai combattimenti, stando alla stessa fonte. Gruppi di combattenti di Misurata, inoltre, stanno proseguendo la loro avanzata via terra verso la capitale, che si trova a circa 200 chilometri di distanza.
Strada facendo il contingente si ingrossa con altri ribelli. Altri gruppi di miliziani, secondo il comunicato, vanno muovendo in direzione opposta verso Sirte, città considerata una delle roccaforti di Muammar Gheddafi.
Il figlio maggiore di Gheddafi, Mohammad, è sfuggito ai ribelli oggi pomeriggio dopo che la sua abitazione era stata circondata dai ribelli che, apparentemente, lo avevano arrestato ‘in diretta’, mentre parlava al telefono con un giornalista di al Jazira.
Un corrispondente della tv araba a Tripoli ha detto che stanotte la situazione nella capitale libica è sembrata tranquilla, ma che vi sono sporadici colpi d’arma da fuoco e poche persone nelle strade.