12:51 Commissione Ue: rimpatriati 3400 europei, ne restano 3600 Dalla Libia sono stati rimpatriati finora “già 3.400 cittadini europei e si ritiene che ce ne siano ancora 3.600, di cui il 20% hanno doppia nazionalità”. Sono i dati forniti da una portavoce della Commissione europea, la quale ha ribadito che al momento “l’evacuazione è la nostra priorità e per ora non abbiamo informazioni di problemi particolari”
12:46 La Russa: sospendere Trattato? non è operativo Sospendere il Trattato di Amicizia con la Libia? “E cosa cambierebbe?”. Così il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, risponde alla mozione del Terzo polo. Il trattato, spiega parlando in transatlantico con i cronisti, “non è operativo quindi non porta vantaggi né a noi e né a loro”. La mozione “è solo una questione di “principio” che “può danneggiare gli italiani in Libia”
12:43 Famiglia Gheddafi: con lui fino alla morte La famiglia di Muammar Gheddafi vuole restare in Libia fino alla morte: lo ha detto Saif al-Islam, il secondogenito degli otto figli del colonnello, intervistato dalla Cnn turca. “Il piano A è di vivere e morire in Libia, il piano B è di vivere e morire in Libia, il piano C è di vivere e morire in Libia”
12:41 Ue, a breve decisione su sanzioni Una decisione sulle sanzioni europee nei confronti della Libia è attesa “a breve”. Lo ha detto un portavoce della Commissione Europea senza specificare ulteriormente i tempi per il varo dei provvedimenti
12:39 Migliaia in piazza a Tunisi per “giorno della rabbia” contro Gheddafi Migliaia di persone si sono radunate nel centro di Tunisi per urlare slogan nel “giorno della rabbia” contro il leader libico Gheddafi. La dimostrazione è la più grande da una settimana. I manifestanti chiedono anche le dimissioni del primo ministro tunisino ad interim Mohamed Ghannouchi. La capitale è intanto circondata da elicotteri che sorvolano la zona con uno spiegamento consistente di forze di sicurezza
12:32 Terzo polo: impedimento Trattato con Libia, va sospeso Il terzo polo chiede “l’immediata” sospensione del trattato d’amicizia con la Libia. La richiesta è contenuta in una mozione a firma dei deputati Vernetti (Api), Della Vedova (Fli) e Adornato (Udc) che è stata presentata in una breve conferenza stampa alla quale, oltre ai firmatari della mozione, ha preso parte il leader Udc Casini. “Se non vogliamo che ogni iniziativa sia preclusa ed evitare l’immagine di un’Italia amica di Gheddafi, si deve sospendere questo trattato” ha detto Casini sottolineando che “il trattato impedisce ogni partecipazione a tutte le iniziative internazionali ad esempio di Usa e Gran Bretagna. Sospendiamo il trattato e basta”
12:30 Dipendenti Bonatti bloccati alla frontiera con la Tunisia Dovevano raggiungere Djerba per prendere un volo che doveva portarli a Roma: ma sono rimasti bloccati alla frontiera tra Libia e Tunisia. E’ il gruppo di 150 persone, per lo più thailandesi e cinesi, ma anche una decina di italiani, tutti dipendenti della società Bonatti Spa, che aveva intrapreso da ieri un viaggio di trasferimento con alcuni camion per cercare di arrivare allo scalo aereo tunisino “Melita”. Al gruppo, per il momento, non è stato permesso di lasciare il suolo libico così da proseguire il trasferimento con i mezzi fino a Djerba. Lo si apprende da fonti della compagnia Air Italy, incaricata di allestire il volo speciale per trasferire il gruppo nel pomeriggio di oggi in Italia. Il volo, pertanto, rimane in “stand-by”
12:26 Venerdi di preghiera, polizia schierata intorno moschee Tripoli La polizia e gli uomini della sicurezza fedeli al leader libico Muammar Gheddafi si stanno schierando nei dintorni delle principali moschee di Tripoli. Lo rieferisce la tv araba Al-Jazeera, secondo la quale la polizia si prepara a intervenire nel caso dovessero iniziare manifestazioni contro il regime alla fine della preghiera
12:25 Gheddafi tenta blocco telefoni satellitari Dopo le restrizioni all’uso di Internet, il regime libico ha preso di mira anche i telefoni satellitari. Lo afferma la compagnia araba Thuraya, uno dei principali fornitori del servizio nel paese. “Sfortunatamente c’è un disturbo deliberato da parte della Libia – ha affermato alla tv Al Arabya Samer Halawi, amministratore della compagnia – è iniziato il 17 febbraio e sta continuando anche oggi, anche se grazie ai nostri dispositivi siamo riusciti a ridurre gli effetti del sabotaggio. Attualmente siamo in grado di coprire il 70% del territorio libico”