13:26 Leader rivolta Bengasi: no interferenze straniere La direzione temporanea della rivolta di Bengasi, che lavora alla creazione di una amministrazione locale in Cirenaica, si è detta contraria alla possibilità di un intervento di militari stranieri nel paese, anche solo per motivi umanitari. Lo ha reso noto un giornalista libico a Bengasi contattato dalla tv araba Al-Jazeera. Il Consiglio che dirige in via temporanea la rivolta di Bengasi e che amministra la città in questa fase si è anche pronunciato contro ogni tipo di interferenza straniera nella crisi in corso in Libia
13:25 Farnesina: oggi rimpatrio di 200-250 italiani “Siamo riusciti a rimpatriare negli ultimi giorni oltre 1100 connazionali. Ce ne sono altri 200- 250 che cercheremo di rimpatriare nelle prossime ore”. E’ quanto ha detto oggi al Gr1 il portavoce della Farnesina Maurizio Massari, aggiungendo che “l’ambasciata a Tripoli sta operando 24 ore su 24” in accordo con l’unità di crisi e il servizio stampa della Farnesina
13:24 Finita preghiera del venerdi, attesa per manifestazione Si è conclusa la preghiera del venerdì nella moschea della predicazione islamica mondiale di Tripoli stracolma di fedeli. Lo ha constatato l’inviato dell’Ansa. Le strade, dove regna una apparente calma, sono sotto stretta sorveglianza della polizia e dei miliziani e circolano mezzi blindati. Ora è prevista una grande manifestazione filo Gheddafi nella piazza verde vicina a piazza Algeria dove si trova la moschea
13:24 Francia: riunione Nato non necessaria La Francia “non vede la necessità di una riunione” della Nato sulla Libia. Lo ha detto il ministero degli Esteri di Parigi, Bernard Valero
13:20 Cacciatorpediniere britannico inviato nel Mediterraneo Il ministero della Difesa britannico ha dirottato nel Mediterraneo il cacciatorpediniere York per aiutare nei soccorsi a cittadini britannici ancora in Libia. Lo riporta la Bbc. E’ già impegnata nei soccorsi la nave militare Cumberland che ieri ha portato fuori dalla Libia 200 persone tra cui molti britannici
13:19 Testimoni: Misurata abbandonata da fedeli Gheddafi Misurata è stata abbandonata dalle Forze rimaste fedeli al leader libico Gheddafi ed è controllata dai rivoltosi, ma violenti combattimenti sono in corso nei pressi di una base aerea in prossimità della città e avrebbero fatto numerosi morti. Lo confermano alcuni testimoni, spiegando che la terza città della Libia “è stata liberata dai rivoluzionari del 17 febbraio”, ha detto un residente locale alludendo alla data della “giornata della collera” contro il regime libico. Se questa informazione fosse confermata, ciò significherebbe che le forze di opposizione a Gheddafi si stanno avvicinando a Tripoli dalla costa est. Secondo la fonte, combattimenti violenti hanno opposto i “mujaheddin al battaglione Hamza formato da circa 500 soldati dispiegati nella base aerea” situata a circa 4 chilometri dalla città. “Ci sono stati una trentina di martiri fra i nostri combattenti”, ma i “mujaheddin lanceranno un nuovo attacco contro la base”
13:17 Stampa Zimbabwe: da Mugabe soldati e asilo a Gheddafi Robert Mugabe avrebbe inviato dei combattenti per dare man forte al colonnello Gheddafi. Il presidente dello Zimbabwe, che da anni soffre di un cancro alla prostata, avrebbe inoltre offerto asilo nel suo paese al leader libico. Un aereo di fabbricazione russa con a bordo truppe dell’unità di commando dello Zimbabwe sarebbe decollato martedì con destinazione libia, secondo lo “Zimbabwe mail”, che cita fonti dei servizi segreti
13:16 Ue: preoccupati per europei possibili ostaggio Gheddafi C’è “preoccupazione” nell’Ue per la possibilità che il regime libico cerchi di prendere in ostaggio i cittadini europei ancora presenti in Libia. Lo ha ammesso la portavoce della rappresentante europea per gli Affari esteri, Cecilia Malmstrom, precisando che però “l’evacuazione sta andando avanti e stiamo facendo tutti gli sforzi possibili”
13:15 Di Pietro: armi alla Libia, più grave se fornitura era illecita “Se quanto afferma La Russa è vero, ossia che l’Italia non ha ceduto armi alla Libia, la questione è anche più grave del previsto. Infatti siccome la triangolazione con Malta e la Libia in questo campo risulta eccome, vuol dire che allora la cessione di armi è avvenuta illecitamente. A questo punto è bene che se ne occupino al più presto le autorità competenti. Al riguardo ieri abbiamo presentato un’interrogazione”. Lo afferma in una nota il presidente dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro
13:13 La Russa: in contatto con Nato e ministri Didesa Ue “Più tardi sentirò al telefono Rasmussen (segretario generale della Nato, ndr) che è a Budapest per una riunione con alcuni ministri della Difesa dell’Ue” sulla crisi in Libia. Lo afferma il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, conversando con i cronisti a Montecitorio. “Avrei dovuto essere a Budapest ma sono qui per il voto di fiducia sul milleproroghe. E’ una riunione non prevista e ho chiesto all’ambasciatore italiano di partecipare al mio posto. Anche Rasmussen è partito da Bruxelles all’ultimo momento: nulla lasciava prevedere un incontro informale con alcuni ministri della Difesa”
13:13 Gheddafi fa arrestare ex leader Fratelli Musulmani L’ex leader dei Fratelli Musulmani libici, il pilota in pensione Mukhtar Abdullah al-Mahmoudi, è stato arrestato ieri notte dalle milizie fedeli a Muammar Gheddafi. Secondo quanto si legge in una nota diffusa sui siti dell’opposizione libica, l’uomo è stato prelevato dalla sua abitazione nei dintorni di Tripoli. Al-Mahmoudi era stato già arrestato nel 1998, nell’ambito di un’operazione contro i Fratelli Musulmani libici, ed è uscito di prigione nel 2003 usufruendo di una decreto di amnistia. L’arresto è avvenuto nonostante nella giornata di ieri il colonnello Gheddafi abbia escluso, nel suo discorso telefonico trasmesso dalla tv di stato libica, che il gruppo islamico sia legato al terrorismo e ad al-Qaeda