Libia, ancora bombe sul terminal petrolifero di Brega

Muhammar Gheddafi

BREGA (LIBIA) – Le forze del leader libico Muammar Gheddafi hanno bombardato di nuovo il terminal petrolifero di Brega, nell’est del paese. Lo ha reso noto l’emittente tv al Arabiya.

L’altra tv panaraba, Al Jazira, riferisce che stamani i ribelli rinforzano le loro difese a Brega in previsione di un nuovo attacco. Sempre Al Jazira riferisce che nella vicina città di Ajdabiya stanno arrivando rinforzi dall’est e si stanno armando.

Un aereo militare libico ha lanciato due razzi anche contro una base militare in mano ai ribelli ad Ajdabijah, nella Libia orientale, ma ha mancato l’obiettivo. “Eravamo seduti qui, abbiamo sentito il jet, poi l’esplosione e la terra tremare”, ha riferito Hassan Faraj, guardiano delle munizioni alla base di Haniyeh, alla Reuters. Secondo Faraj i missili “sono caduti fuori dalle mura”. Un’altra guardia volontaria, Aziz Saleh, ha detto che sono stati sparati due razzi, che sono finiti appena fuori dai muri di cinta della base.

L’aviazione filo-Gheddafi aveva già attaccato la base di Ajdabiyah all’inizio di questa settimana, colpendo fuori e dentro il complesso, ma senza distruggere nulla di rilevante. La base comprende 35 bunker. Secondo quanto visto dal corrispondente della Reuters all’inizio della settimana, uno di questi bunker contiene circa 10.000 tonnellate di munizioni. Un ufficiale delle forze armate passato con i ribelli aveva detto che i piloti avevano sbagliato obiettivo volontariamente, per non uccidere altri libici.

I ribelli libici stanno facendo rotta in massa verso Brega per rafforzare le loro posizioni prima di un eventuale attacco delle truppe del rais. “Le forze di Gheddafi preparano un nuovo attacco”, ha dichiarato Mahmoud al-Fakhri, uno degli insorti che ha lasciato Ajdabiya per recarsi a Brega.

I dintorni della città sarebbero stati colpiti da nuovi raid aerei a iniziare da mercoledì sera. Negli scontri che hanno avuto luogo nelle ultime 24 ore, almeno dieci persone sono morte. Mercoledì sera, però, l’opposizione aveva fatto sapere di avere respinto l’offensiva dei militari fedeli a Gheddafi e di avere il pieno controllo della città.

Tutto questo mentre le tre navi da guerra Usa che hanno attraversato mercoledì il Canale di Suez, sono ora a 50 miglia al largo della costa libica e circa 400 marines sono arrivati nella base americana di Souda Bay a Creta, pronti a imbarcarsi a bordo delle unità da guerra Kearsage e Ponce che dovrebbero attraccare sull’isola greca nelle prossime ore.

Il sottosegretario al dipartimento di Stato Philip Gordon, che si è incontrato ad Atene con il ministro degli Esteri Dimitri Droutsas, ha escluso che sia in fase di preparazione un’operazione militare contro la Libia. Gordon ha detto che “stiamo semplicemente preparandoci a far fronte a tutte le eventualità”.

Un portavoce degli insorti ha riferito che un centinaio di combattenti fedeli al colonnello Muammar Gheddafi sono stati fatti prigionieri dall’opposizione armata a Brega. Il portavoce, che ha preferito non dare il proprio nome, ha parlato di “non meno di un centinaio” di prigionieri.

Brega è il terminal petrolifero sulla costa orientale dove mercoledì gli insorti hanno respinto un attacco aereo e di terra delle truppe fedeli di Gheddafi.

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Published by
Maria Elena Perrero