Libia: centinaia soldati di Gheddafi si consegnano a frontiera tunisina

TUNISI – Sono piu’ di cento i soldati libici che, nelle ultime ore, incalzati dall’offensiva dei ribelli anti-Gheddafi sul versante occidentale della Libia, hanno passato il confine tunisino, a Dhiba, per consegnarsi. I militari, confermano oggi i media locali, hanno attraversato la linea di confine disarmati. Tra essi, anche tredici ufficiali.

Secondo alcuni testimoni, citati dai media tunisini, i soldati libici, una volta disfattisi delle armi, hanno percorso a piedi i circa duecento metri che separano i due versanti – della Libia e della Tunisia – del posto di frontiera di Dhiba, ieri teatro di un feroce combattimento. Su di esso, una volta conquistato dagli insorti, il vessillo verde e’ stato sostituito da quello monarchico scelto dai ribelli, mentre, riferisce l’Afp, un trattore ha demolito il grande ritratto di Gheddafi che, sino a ieri, campeggiava sul confine. Alcuni soldati libici, rimasti feriti negli scontri di ieri, sono stati portati nell’ospedale tunisino di Dhiba.

Intanto Gheddafi torna a minacciare l’Italia e i suoi alleati francesi e britannici, colpevoli di avere annunciato l’invio di istruttori per i ribelli in lotta contro le forze governative. “Questi Paesi devono stare attenti alle conseguenze di una simile decisione”, ha fatto sapere il ministero degli Esteri attraverso la televisione di Stato.

La minaccia è stata poi estesa all’intera comunità internazionale: “Se la Nato dovesse decidere di invadere Misurata o qualunque altra città libica, il regime armerà i civili e farà in modo di scatenare un inferno”.

Intanto gli Stati Uniti hanno fatto sapere che sono pronti ad inviare droni sui cieli libici. Una decisione legata alla “situazione umanitaria” nel Paese e alla possibilità di fare ricorso a “potenzialità” di cui non dispongono altri tipi di velivoli, in particolare per evitare vittime civili.

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