Libia: Onu e Nato avvertono: “Non resteremo fermi”

Gheddafi

BRUXELLES – Onu e Nato lanciano un monito alla Libia: basta attacchi sui civili. Il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, ha detto che “se Gheddafi e il suo regime continueranno ad attaccare sistematicamente la popolazione civile, non posso immaginare che la comunità internazionale e l’Onu rimangano a guardare”.

“Sia chiaro – ha proseguito il danese – noi non abbiamo alcuna intenzione di intervenire in Libia. Ma ci stiamo preparando a ogni eventualità. Siamo comunque ben consapevoli che un intervento militare dall’esterno potrebbe creare una reazione da parte del mondo arabo e per questo siamo in stretto contatto sia con la Lega araba che con l’Unione africana”.

Gli attacchi contro la popolazione civile in Libia possono essere considerati “crimini contro l’umanità”, ha aggiunto Rasmussen. “La violazione dei diritti umani e della legge umanitaria internazionale è oltraggiosa”.

Il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha chiesto a Gheddafi di mettere fine agli “attacchi indiscriminati” e ha avvertito Tripoli che chi viola il diritto internazionale verrà processato. Ban Ki-moon ha poi nominato l’ex ministro degli Esteri giordano, Abdelilah Al-Khatib, inviato speciale in Libia “per condurre consultazioni urgenti con le autorità a Tripoli e nella regione sull’attuale situazione umanitaria”, ha detto l’ufficio stampa di Ban.

Il comunicato aggiunge che il segretario generale ha parlato con il ministro degli Esteri libico, Musa Kusa, e gli ha detto che Tripoli deve “attenersi alla responsabilità di proteggere i cittadini del Paese e ascoltare le legittime aspirazioni del popolo libico a vivere con dignità e in pace”.

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Alessandro Avico