TRIPOLI – Classe 1950, donna, della ricca borghesia libica: si chiama Rabia Ben Barka, la stilista di Muammar Gheddafi. E’ lei che crea gli abiti del colonnello, che disegna quello stile particolare tra le tradizioni beduine e gli abiti moderni.
Ha studiato in Europa, la sua famiglia ha grandi proprietà come case, hotel e aziende tessili. E’ entrata nelle grazie del leader del Libro Verde grazie all’amicizia con la figlia Aisha, soprannominata dalla stampa araba la ‘Claudia Schiffer del nord Africa’.
”Non sono un’ambasciatrice, non ho nulla a che fare con la politica – ha precisato tempo fa- Mi sento semplicemente un’artista. In fondo noi libanesi non vogliamo essere né americani, né europei. Ma lo specchio di una cultura che ci appartiene nel profondo- ha aggiunto -. Un magma di identità, di culture, diversissime tra loro, quelle che hanno scritto la storia del nostro paese. Islamica, africana, per esempio”.
Rabia per Gheddafi crea uno stile molto personale. Il colonnello quotidianamente o durante le sue recenti apparizioni in video indossa kaftani tradizionali con mantelli sfumati nelle varie tonalità, ma anche la tipica ‘gallabia’, un camicione bianco con il collo aperto, che può cambiare colore o tessuto a seconda delle stagioni, un ‘barakano’, una sorta di soprabito-scialle, sempre di lana. Protegge dal freddo, ma anche dal caldo. Sul capo, segno distintivo, il ‘taghia’, un copricapo in tessuto.