PARIGI – ''Consideriamo che (il leader del regime libico Muhammar Gheddafi,ndr.) debba rassegnarsi a lasciare, o accettare una 'pensione' in una zona remota della Libia. Non vediamo inconvenienti a un suo ritiro in un'oasi libica, sotto controllo internazionale'': lo dice in un'intervista al quotidiano francese Le Figaro Mahmud Shammam, portavoce del consiglio nazionale di transizione (CNT) della Libia.
Inoltre, prosegue il portavoce del CNT, ''l'opposizione e' pronta a negoziare con qualsiasi tecnocrate o ufficiale libico che non abbia le mani sporche di sangue, per integrarlo in un futuro governo di transizione che dovra' organizzare le elezioni''.
Alla domanda se confermasse le recenti parole di emissario russo, che ha detto che il regime di Gheddafi ha lanciato dei negoziati diretti con i ribelli, Shammam risponde: ''Si, dei contatti sono in corso attraverso degli intermediari.
Ma questi negoziati non sono mai diretti. A volte si tengono in Sudafrica, a volte a Parigi, dove Gheddafi ha inviato di recente un rappresentante per parlarci''.
