MILANO – ”E’ ovvio che c’è il rischio di fughe di massa verso l’Italia, noi abbiamo mandato una missione umanitaria per prevenire questo e spero che l’iniziativa italiana sia seguita da tutti gli altri paesi europei e dalle organizzazioni internazionali, in particolare dall’Onu”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, interpellato sulla situazione in Libia, al termine di un incontro nella sede della Regione Lombardia con il vicepresidente Andrea Gibelli.
”Ancora oggi le notizie che arrivano da quelle aree – ha aggiunto il ministro dell’Interno – sono di decine di migliaia di disperati, che non sanno dove andare, cosa fare e come sostenersi”. Quanto agli effetti che questo potrà avere sull’Italia, Maroni ha detto: ”Speriamo di prevenire tutto, però – ha ribadito – c’è il piano B e nel caso dovesse succedere l’ira di Dio tutti devono essere pronti”.
”Mi auguro che l’11 marzo i capi di stato e di governo dell’Unione Europea decidano veramente un’offensiva diplomatica di questi paesi, non solo minacciare di bombardarli, perché si ottiene l’effetto opposto, di presentare cioè l’Europa come il nemico e non come l’amico, mettendo questa gente nelle mani degli integralisti e forse, peggio, dei terroristi”.