NAPOLI – ”L’accusa mossa dal Colonnello Gheddafi secondo cui la Nato è responsabile degli incendi che stanno interessando i pozzi petroliferi di Sarir è priva di fondamento. L’incendio è il diretto risultato degli attacchi da lui stesso perpetrati ai danni della propria gente e delle proprie infrastrutture”. Lo si legge in una nota diffusa a Napoli dal comando dell’operazione Unified Protector.
La Nato, si legge ancora nella nota, tiene sotto controllo questa zona fin dall’inizio del mese. ”Gli attacchi sferrati la settimana scorsa dalle forze sostenitrici di Gheddafi sono sfociati in una serie di schermaglie con le forze contrarie a Gheddafi e nell’incendio di almeno un pozzo petrolifero nella regione di Sarir”, si sottolinea dal comando di Unified Protector.
”Siamo al corrente del fatto che le forze sostenitrici di Gheddafi hanno attaccato questa zona di recente, causando l’incendio di almeno un pozzo petrolifero a nord di Sarir”, ha detto il Generale di Squadra Aerea Charles Bouchard, Comandante dell’Operazione Unified Protector.
”Tentare di addossare la colpa alla NATO è chiara dimostrazione di quanto sia disperato il regime. Noi non abbiamo mai effettuato attacchi su quella regione perché le forze pro-Gheddafi non ponevano alcuna minaccia alla popolazione locale” ha aggiunto il generale. ”L’unico responsabile di questo incendio è il regime di Gheddafi e noi sappiamo che vuole interrompere il flusso di petrolio verso Tobruk”.
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