Libia, “respinti” altri 11 italiani: il totale sale a 37

Gheddafi

Continuano da parte di Tripoli i respingimenti di cittadini dell’area di Schengen in ingresso in Libia. Secondo fonti aeroportuali locali, nelle giornate di sabato e domenica sono arrivati con Alitalia, Libyan Airlines e Afriqiyah airways 41 cittadini italiani e ne sono stati rimpatriati 11.

Tutti i cittadini respinti erano in possesso di un visto di lavoro in cui era specificata la loro professione. Si è trattato, per la maggior parte, di ingegneri, geologi, tecnici specializzati, informatici. I respingimenti continuano ad interessare anche altri cittadini dell’area di Schengen non italiani. Lo rendono noto fonti diplomatiche in Libia.

Tutti i voli dall’Italia sono monitorati costantemente da personale del consolato italiano in Libia che assiste gli italiani in arrivo all’aeroporto di Tripoli. Gli arrivi dall’Italia hanno una frequenza di circa tre voli al giorno.

Sono 37 gli italiani ‘respinti’ dalla Libia dall’inizio della crisi dei visti in un aeroporto, quello internazionale di Tripoli, che appare sempre più vuoto. Le compagnie aeree con voli dall’Italia su Tripoli, per il momento, non hanno cancellato alcun volo di linea pur avendo subito, dal 14 febbraio ad oggi, un notevole calo tra i passeggeri.

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Emiliano Condò