Libia, rilasciato dopo un mese di sequesto il rimorchiatore “Asso 22”

ROMA – “Siamo liberi”: si è conclusa con queste parole, dopo un mese di sequestro in Libia, l’odissea del rimorchiatore italiano Asso 22.

Nella serata di venerdì 22 aprile la svolta: poco prima delle 23 arriva l’annuncio che il rimorchiatore ha mollato gli ormeggi dal porto di Tripoli. Poi le conferme: la Asso si dirige verso acque internazionali e appena esce da quelle libiche viene contattata dalla sua compagnia di navigazione, la Augusta Offshore a cui per radio arriva il messaggio “siamo liberi”.

Nella notte il rimorchiatore ha raggiunto il pattugliatore della Marina: gli undici marinai sono stati visitati dai medici a bordo. Sono tutti in buone condizioni. Durante il sequestro le milizie libiche hanno consentito all’equipaggio contatti con la compagnia e con i familiari.

Il rimorchiatore ‘Asso 22’, della compagnia Augusta Offshore, con 11 uomini di equipaggio di cui 8 italiani, è stato sequestrato lo scorso 17 marzo da uomini armati di Gheddafi al largo di Tripoli. Durante il sequestro le milizie libiche hanno consentito all’equipaggio contatti con la compagnia e con i familiari. Si è lavorato intensamente, a livello diplomatico, per arrivare ad una soluzione.

Due giorni fa il ministro della Difesa Ignazio La Russa aveva confermato che la situazione del rimorchiatore sequestrato era costantemente monitorata, ed aveva escluso ”un’azione di forza”. ”Un’ipotesi – ha detto – che non è mai stata presa in considerazione perché le notizie che abbiamo ci inducono a non mettere a repentaglio la vita degli ostaggi”.

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Emiliano Condò