Niente tomba per Gheddafi. In mare come bin Laden? Saif in fuga

Muammar Gheddafi (LaPResse)

, 21 OTT –  Anche dopo la sua morte, Muammar Gheddafi fa discutere. In particolare a far discutere in Libia è la questione della sua sepoltura.

Il ministro dell’Informazione del Consiglio nazionale di transizione, Mahmoud Shaman, ha detto che nessuna decisione è stata ancora presa sulla data, il luogo e le modalità della sepoltura dall’ex rais libico, ucciso ieri a Sirte.  Non si sa nemmeno se il corpo resterà a Misurata, dove ieri è stato trasportato dopo la morte.

Sempre ieri era stato detto che il corpo del colonnello sarebbe stato sepolto in un luogo segreto nella sua regione natale, quella di Sirte. ”Dobbiamo ancora fare i test del Dna – ha aggiunto – E per questo ci potrebbero volere alcuni giorni”. Il timore del governo di transizione libico è che la tomba possa diventare meta di pellegrinaggio dei suoi fedelissimi.

Da Misurata, però, un comandante militare del Cnt, Abdul-Salam Eleiwa, ha affermato di attendersi che Gheddafi venga sepolto in un cimitero musulmano entro 24 ore dalla morte, come prevedono i precetti islamici. “Il suo corpo sara’ lavato e trattato con dignita’”, ha assicurato, pur non sapendo precisare tempi e modalità per la sepoltura.

Fonti anonime del governo provvisorio hanno ammesso che “non c’è accordo sul luogo della sepoltura” tra il Cnt e gli insorti di Misurata, i quali sostengono il loro diritto ad avere voce in capitolo avando subito un durissimo assedio quale unico bastione ribelle in Tripolitania. “Secondo l’Islam”, ha aggiunto la fonte, “dovrebbe essere seppellito rapidamente, ma non è stata raggiunta un’intesa se debba esserlo a Misurata, a Sirte o da qualche altra parte”.

La salma di Gheddafi si trova attualmente a Misurata, dove era stata portata dopo l’uccisione del Colonnello a Sirte: non è stata composta in un obitorio, ma depositata in una grossa cella frigorifera del locale bazar.

E’ stata mostrata ai giornalisti e ai combattenti della città-simbolo della resistenza al vecchio regime. Presentava un foro di proiettile alla tempia sinistra, oltre a una vasta abrasione e a diversi graffi sul viso; il corpo era sporco di sangue, ma meno di quanto non fosse apparso nel video girato con un cellulare dopo la sua cattura.

Stando al medico che ha eseguito l’autopsia, Ibrahim Tika, causa primaria del decesso sarebbe stato comunque un colpo di arma da fuoco all’addome, che gli ha perforato l’intestino. Nel frattempo la Nato deve decidere che cosa ne sarà della missione in Libia: la questione è al centro di una riunione straordinaria, questo pomeriggio a Bruxelles, tra gli ambasciatori dei 28 Stati membri.

E’ possibile un prolungamento delle operazioni. Per la Francia, che ne fu la principale promotrice, l’intervento militare “ormai è consluso” ma si ipotizza che sul teatro operativo sia lasciata parte del dispositivo aero-navale per almeno un paio di settimane.

Mistero sulla sorte del figlio Saif. Saif al-Islam Gheddafi, uno dei figli di Gheddafi, non sarebbe morto come annunciato ieri, ma starebbe fuggendo nel sud della Libia verso il confine con il Niger. Il comandante del Cnt Abdul Majid Mlegta ha detto che Saif al-Islam si sta spostando dalla Libia verso il confine con il Niger con un convoglio di tre blindati. ”Lo stiamo cercando. I combattenti nell’area sono in piena allerta”, ha aggiunto Mlegta.

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Maria Elena Perrero