TRIPOLI – Le autorità di Tripoli hanno annunciato oggi di aver liberato Iman al-Obeidi, la donna di circa 30 anni che sabato ha fatto irruzione nell’albergo che ospita i giornalisti stranieri a Tripoli denunciando di essere stata sequestrata e stuprata da soldati di Muammar Gheddafi.
”La ragazza è stata rilasciata”, ma le indagini proseguono per chiarire i fatti, ha riferito Ibrahim Moussa, un portavoce del governo libico, aggiungendo che ”si tratta di un affare penale e non politico”.
Moussa ha aggiunto che ”i soldati che la donna ha accusato di violenza sessuale hanno presentato una denuncia contro di lei per diffamazione e il procuratore continua le indagini, soprattutto dopo che la ragazza ha rifiutato di sottoporsi ad esami medici”.
Dopo l’irruzione nell’albergo della capitale di sabato, la donna, originaria dell’est della Libia, era stata portata via da funzionari libici, che l’avevano definita ”malata di mente”.
Questi avevano garantito di portarla in ospedale ma la Cnn aveva invece svelato che Obeidi era stata arrestata. Il viceministro degli Esteri libico, Khalid Kaim, ha sostenuto però che cinque persone, fra cui il figlio di un alto funzionario di polizia, sono state arrestate a Tripoli in seguito alla denuncia della donna.
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