CITTA’ DEL VATICANO – I raid aerei hanno fatto almeno 40 morti a Tripoli. E’ quanto afferma il vicario apostolico di Tripoli, monsignor Martinelli. ”I raid cosiddetti umanitari – ha dichiarato Martinelli all’agenzia Fides – hanno fatto decine di vittime tra i civili in alcuni quartieri di Tripoli. Ho raccolto diverse testimonianze di persone degne di fede al riguardo. In particolare, nel quartiere di Buslim, a causa dei bombardamenti, è crollata un’abitazione civile, provocando la morte di 40 persone”.
”Se è vero che i bombardamenti sembrano alquanto mirati, è pur vero – denuncia monsignor Martinelli – che colpendo obiettivi militari, che si trovano in mezzo a quartiere civili, si coinvolge anche la popolazione”.
I fedelissimi di Muammar Gheddafi ci provano intanto con le mine anti-uomo. Le forze vicine al colonnello libico hanno seminato mine anti-uomo e anti-veicolo nei dintorni di Ajdabiya. La denuncia arriva dalla organizzazione non governativa Human Rights Watch.
Sarebbero almeno due dozzine gli ordigni anti-veicolo e circa tre dozzine quelle anti uomo che sono state trovate nella periferia orientale della città, dove vivono circa 100.000 persone, in mano alle forze governative dal 17 al 27 marzo.
Si tratterebbe di ordigni di fabbricazione russa usate dall’esercito del rais nella sua battaglia ai ribelli in Cirenaica e a est di Sirte.
La Nato ha annunciato oggi, 31 marzo,che condurrà un’inchiesta sulle notizie di stampa relative alla morte di almeno 40 civili a Tripoli, provocati dai raid. Lo ha annunciato il generale Charles Bouchard, in un incontro stampa a Napoli, ritrasmesso a Bruxelles.
Il generale ha detto che l’Alleanza è consapevole delle notizie di stampa e le considera ”molto seriamente”. Secondo quanto affermato dal vicario apostolico di Tripoli, monsugnor Martinelli i raid condotti dalla coalizione ”hanno fatto decine di vittime tra i civili in alcuni quartieri di Tripoli”.
”Condurremo un’inchiesta nella catena di comando per vedere se ci sono prove”, ha detto Bouchard. ”Noi faremo quanto possiamo per determinare se qualcosa è successo”. Ad una richiesta di precisazioni, Bouchard ha ggiunto: ”investigheremo per vedere se forze Nato siano state coinvolte o meno”.
Ricordando che la Nato ha assunto ”il comando di tutte le operazioni militari in Libia, da stamattina alle 8”, il generale ha ribadito che l’obiettivo della missione ”è di proteggere i civili da attacchi e da minacce di attacchi”.
Interpellato sulla stessa vicenda, l’ammiraglio Giampaolo Di Paola, presidente del Comitato militare della Nato, aveva in precedenza detto di non avere informazioni e di non potere fare commenti sulle operazioni. ”La Nato ha assunto l’intero comando stamattina alle 8”, ha ricordato Di Paola.
Sono un migliaio le persone rimaste uccise negli scontri tra forze fedeli a Muammar Gheddafi e ribelli in Libia: è la stima accreditata dal governo britannico nel capitolo sul paese nordafricano di un rapporto sui diritti umani.
Nell’aggiornamento trimestrale del rapporto che copre i mesi della ‘primavera araba’ il Foreign Office si è detto ”sconvolto” per le notizie di gravi violazioni di diritti umani durante il conflitto. ”Non ci sono dati ufficiali ma da varie fonti la stima che un migliaio di persone sono rimaste uccise sembra attendibile”, si legge nel rapporto.