TEL AVIV – ''Le questioni umanitarie non gli interessano. Gli attivisti (a bordo della Flottiglia per Gaza, ndr) cercano un confronto, cercano sangue, vogliono molte immagini da rilanciare sugli schermi televisivi'': questa la valutazione espressa oggi in una intervista a radio Gerusalemme dal ministro israeliano degli esteri Avigdor Lieberman.
Secondo Lieberman le persone ''ragionevoli'' che chiedevano di poter aiutare la popolazione di Gaza ''hanno ormai compreso che vi sono vie legali per farlo: attraverso il porto di Ashdod (Israele), di el-Arish (Egitto) o attraverso le agenzie internazionali''.
In merito ha notato con compiacimento che negli ultimi mesi è molto calato il numero di quanti prevedevano di salpare per Gaza. A bordo della Flottiglia, ha proseguito il ministro, si trova dunque ''il nocciolo duro degli attivisti terroristi''. ''Si tratta di attivisti di importanza centrale, attivisti del terrorismo'' i quali sembrano, ha avvertito, lanciati a ''un confronto''. ''Sapremo comunque far fronte alla Flottiglia'' ha assicurato infine Lieberman.