MOSCA – Il dipendente è corrotto? A Mosca arriva la macchina della verità per stanarlo, o meglio il poligrafo. Chi non vuole essere licenziato, almeno nella capitale russa, dovrà passare l’esame allo screen delle menzogne.
Per ora si tratta solo della capitale ma se la legge dovesse passare in Parlamento tutti i lavoratori pubblici dovranno sottoporsi al radar della verità, compresi poliziotti e agenti di dogana.
Ecco come funziona il macchinario che, almeno in teoria, dovrebbe scoprire i furbetti che prendono le mazzette: si mettono degli elettrodi e una fascia di rilevamento della pressione e dovrebbe segnare le variazioni fisiologiche. In parole povere vengono osservate le reazioni cerebrali rispetto a stimoli legati al crimine. Il tracciato delle onde poi viene trasmesso al computer e tradotto in un profilo che, se il poligrafo è affiancato anche alle nuove macchine, tiene conto della frequenza della voce, del battito cardiaco e della sudorazione.
Visto che nella classifica di Transparency International la Russia è al 154 ° posto su 178, dopo Haiti e Zimbabwe l’iniziativa sembra doverosa, eppure non è detto che i primi a farsi corrompere non saranno i funzionari addetti a fare il test della verità.
Il presidente Dmitri Medvedev sembra deciso nella sua battaglia contro la corruzione che, come scrive The Moscow Times, è praticamente un fenomeno sociale.