La legge del figlio maschio è stata portata alle sue conseguenze più tremende da una donna indiana, venditrice ambulante sulla spiaggia di Goa.
Tremendo è uno degli aggettivi più leggeri che si possono applicare a questa vicenda. La donna, madre di sei figli di cui uno solo maschio, faceva prostituire le sue bambine per pagare gli studi al maschietto. Il “benefattore” era un inglese, Barry McCloud, che era solito svernare sulla spiaggia di Goa e aveva promesso alla donna un aiuto per mandare a scuola il ragazzo. McCloud faceva spesso visita alla casa delle bambine, portando loro spesso piccoli regali per conquistare la loro amicizia. Una delle vittime, rintracciata dalla polizia indiana, ha ammesso che ”lo zio Mac spesso le chiedeva di ballare nuda”.
Come si dice, il diavolo fa le pentole ma non i coperchi. L’inglese, forse in un delirio di onnipotenza, forse confidando in una improbabile impunità di internet, aveva messo on line la scena dello stupro da lui compiuto su una delle figlie della ambulante, che aveva 9 anni, ma la polizia inglese, in una retata di pedofili internettisti l’aveva beccato e arrestato, trovando altro materiale nel computer di McCloud. Oltre a fotografie, gli investigatori hanno trovato il video della violenza sessuale sulla bambina indiana mentre dormiva. Un portavoce della polizia indiana ha detto: ”Sospettiamo che abbia stuprato anche le sorelle. Ma quando le abbiamo interrogate, hanno detto che non ricordavano nulla”. McCloud avrebbe infatti somministrato del sonnifero alle vittime.
L’inchiesta risale al 2007, due anni prima McCloud aveva iniziato ad “aiutare” negli studi il ragazzino, che aveva 11 anni, ma, come lui stesso ha poi confessato, gli piaceva frequentare la zona e abusare di diverse bambine provenienti da povere famiglie delle baraccopoli della città di Margao.
Il processo si è svolto davanti alla corte di St Albans Crown nello Hertfordshire, in Inghilterra, dove si è svolto il processo. Barry McCloud, 54 anni è stato condannato all’ergastolo.