Tre bambine e una donna sono state salvate dopo essere rimaste disperse per una settimana in una zona remota di Petropolis, dopo le alluvioni che hanno colpito la ”serra” di Rio de Janeiro, grazie ad una scritta SOS tracciata con pietre e farina che ne ha permesso l’avvistamento dall’elicottero. La tv ha ricostruita la storia della colf Adriana Goncalves, di 31 anni, e di tre ragazzine sue vicine, le sorelle Ana Lvia Maria da Luz, 8 anni, Larissa Maia da Luz, di 13, e Larissa Francisca, di 14, che sono state recuperate da un elicottero dei pompieri stremate, dopo una settimana quasi senza cibo e acqua, in mezzo alle macerie delle loro case, sotto le quali sono sepolti tutti i loro familiari.
Adriana ha perso il marito e i tre figli, mentre le ragazze hanno perso la madre, una zia e la nonna che vivevano con loro. ”E’ tutto distrutto, non è rimasto più niente, abbiamo perso tutto e tutti, sono così triste”, ha detto Ana Livia quando l’elicottero si è posato davanti all’ospedale di campo di Teresopolis. La zona in cui vivevano le due famiglie è rimasta completamente isolata dallo smottamento di terreno che ha distrutto le case e reso inagibile il viottolo sterrato che collegava le abitazioni con la città di Petropolis, una delle più colpite dal peggior disastro naturale che si ricordi in Brasile.
Visto che i soccorsi non arrivavano con il passare dei giorni, la donna e le ragazze hanno formato le lettere SOS con pietre e farina presa da una sacco, miracolosamente scampato al disastro, che ha permesso loro di sopravvivere. ”Hanno fatto la cosa giusta, hanno reso ben visibile la loro richiesta di aiuto, ci hanno aiutato a notarle in quel mare di macerie”, ha commentato il pilota dell’elicottero.
