Manti Te’o, il giocatore di football ingannato dalla ‘finta ragazza morta’

Manti Te’o, il giocatore di football ingannato dalla ‘finta ragazza’

ROMA – Manti Te’o è un famoso e popolare giocatore di football americano. Te’o, dopo aver annunciato la morte della ragazza,  Lennay Kekua, è diventato ancora più popolare, ancora più amato. Trascinato dall’affetto dei tifosi Te’o è riuscito a combattere con la depressione e a superare il lutto. Una storia triste e romantica. Se non fosse che in realtà Lennay Kekua, la ragazza di Te’o, in realtà non è mai esistita.

Come è possibile? Col web tutto è possibile. Te’o infatti aveva omesso un piccolo, ma decisivo particolare. Te’o non aveva mai incontrato Lennay. la relazione, durate per 3 anni e 6 mesi era stata infatti soltanto una relazione virtuale. Tre anni e sei mesi in cui Te’o ha speso tutte le notti, o quasi, si spera,  per parlare con la sua amata, Lennay.

Lennay, inoltre, come solito in questi casi, aveva raccontato una serie di bugie fantascientifiche al povero e innamorato Te’o tra cui una battaglia contro la leucemia e un grave incidente stradale.

Ma i dubbi si sono insinuati nella mente del povero Te’o soltanto quando non sono stati trovati i certificati di nascita e morte di Lennay e, soprattutto, quando sul suo profilo Twitter sono state pubblicate delle foto di donne di tutt’altro aspetto da quello fantastificato, e sperato, da Te’o.

“E’ imbarazzante parlarne – afferma Manti Te’o – ma avevo un legame affettivo “. La loro ‘relazione’ era iniziato con un tweet di Lennay nel 2009 dopo una partita del campionato universitario.

Nel corso della fanta-malattia Te’o racconta che avrebbe parlato con lei al telefono ogni notte, mentre pensava che la povera Lennay giaceva sul suo letto d’ospedale.

Dennis Brown, un portavoce di Notre Dame, università cattolica dell’ Indiana famosa proprio per la sua squadra di football, ha dichiarato: “Mentre le autorità competenti continueranno ad investigare sulla questione, possiamo affermare che questo sembra essere, come minimo, un inganno molto triste e crudele”.

Published by
Gianluca Pace