Marea nera. Fiera del castigo sul web per Bp: come punire il colosso petrolifero?

Sanzioni legali, sequestro di beni, licenza revocata, tassa sull’inquinamento, violenze fisiche, dispetti e ricerca per energie alternative: sono solo alcune delle proposte di punizione del colosso British Petroleum per l’eco-disastro della marea nera nel Golfo del Messico. Il toto-castigo per Bp è stato lanciato dal settimanale americano Newsweek che ha chiesto ai suoi lettori di condividere nuove idee per fare pagare al gigante britannico l’onda di greggio che ha sconvolto l’ambiente e di immaginare le punizioni più probabili che adotteranno le autorità.

Se la multa economica potrebbe presto diventare realtà, dato che il governo americano è deciso a intervenire, gli utenti più fantasiosi si sono avventurati ben oltre la sanzione. Hanno così proposto altri rimedi, singolari tanto quanto quelli già venuti fuori per tamponare la fuoriuscita di petrolio dalla falla, come i capelli o il siringone. Ecco i metodi sintetizzati dal coloumnist Daniel Gross:

Al di là del petrolio Usare i profitti di Bp per produrre energie alternative e smettere con la schiavitù del petrolio. E almeno per queste iniziative la battaglia ambientale si tinge di rosa dato che a scrivere di combustibili fossili, risorse energetiche nuove e pulizia sono in primis le donne. Karen consiglia di investire nella ricerca. Nathalie fa i conti in tasca a Bp e introduce l’idea dell’idrogeno a celle.

L’approccio Glamour style Proprio come quando bisogna lasciarsi alle spalle un fidanzato che ci ha fatto soffrire, ci si rifugia nelle novità molti lettori suggeriscono di darsi alla bici, alle auto elettriche, ad altre energie in modo da fare a meno di Bp e del suo petrolio. Proprio come l’amante che ci ha fatto arrabbiare la migliore vendetta è l’indifferenza, dimostrandogli che non serve più.

L’approccio Freakonomics Secondo la logica del chi rompe paga molti utenti suggeriscono di insistere sulle tasse in materia d’inquinamento. Se Bp sapesse che i danni all’ecosistema costano milioni di dollari e che nessuno perdonerebbe un’altra marea nera, forse starebbe molto più attenta. Per incoraggiare le mega industrie a comportarsi da bravi cittadini i lettori di Newsweek, in ordine, propongono: Super tassa anti-inquinamento, una sorta di scala mobile che prevede uno scatto economico ad ogni nuova infrazione e un’imposta per ogni barile estratto e venduto.

L’approccio Quentin Tarantino Proprio come il regista pulp c’è chi sadicamente vorrebbe punizioni corporali per i responsabili della marea nera: dal pestaggio a colpi di pesci morti al soffocamento in prigione dopo essere stato cosparsi di petrolio.

Il premio del settimanale però va a colui ha riciclato un motto stile Dick Cheney: “Vediamo se ai loro dirigenti piacciono le carceri cinesi, o magari siriane o nordcoreane”.

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luiss_smorgana