Proprio mentre la gara di yacht in Inghilterra del capo di Bp suscita polemica torna interessante un’intervista che il presidente della Bp Carl-Henric Svanberg ha rilasciato a Sky News il 18 giugno scorso. Tony Hayward lascerà “la guida delle operazioni sul campo nel Golfo” del Messico: ha dettoSvanberg che, pur difendendo la condotta dell’amministratore delegato dell’azienda, torchiato dal Congresso Usa, ha parlato di “momento molto difficile” per Hayward, che pure “ha voluto guidare personalmente gli sforzi” per bloccare la fuoriuscita.
“L’America è frustrata – ha detto Svanberg – Ma noi non abbiamo mai messo il profitto prima della sicurezza. Non abbiamo mai cercato di sfuggire alle nostre responsabilità”, e ha ribadito che nessuno, inizialmente si era reso conto della gravità della crisi. “Ancora oggi non sappiamo quanto sarà l’intero costo dell’incidente”, ha aggiunto.
Svanberg ha però ammesso che “Tony ha fatto dichiarazioni che hanno turbato le persone”. Il Financial Times, oggi, ha scritto esplicitamente che la sorte di Hayward potrebbe essere segnata, e ha indicato possibili successori: uno potrebbe essere l’americano Bob Dudley, il direttore esecutivo per America ed Asia che ora condurrà al posto di Hayward le operazioni per fermare la marea nera. L’altro è lo scozzese Iain Conn, che guida il comparto raffinazione e marketing della Bp. Tutti e due erano candidati alla guida del board (nel quale siedono) tre anni fa, quando si dimise Lord Browne, e fu scelto Hayward. Dudley si trova a Houston, da dove dirige le operazioni di pulizia dal petrolio; Conn ha retto il quartier generale a Londra da quando Hayward è in Usa.